SECONDO APPUNTAMENTO DEL CICLO DELLE “LEZIONI NITTIANE”
Attualità dei temi del mercato del lavoro al sud: crisi interne e mediterranee
Marco Percoco ha presentato “Saggi sulla storia del Mezzogiorno, Emigrazione e Lavoro” di Francesco Saverio Nitti.
A Melfi prosegue con successo il ciclo di “lezioni nittiane” organizzato dall’Associazione “Francesco Saverio Nitti” presso il Centro culturale intitolato allo statista lucano. Dopo la conferenza di apertura, lo scorso 29 gennaio, di Luigi Mascilli Migliorini (Università L’Orientale di Napoli) dedicata alla “trilogia sull’Europa” (opere di Nitti dedicate alla pace in particolare dopo la prima guerra mondiale), è stata la volta di Marco Percoco, docente di Economia regionale dell’Università Bocconi di Milano, illustrare altri aspetti del pensiero nittiano presentando l’opera “Saggi sulla storia del Mezzogiorno, Emigrazione e Lavoro” (raccolta di scritti giovanili di Nitti tra il 1899 e il 1909). Ha introdotto la lezione il Direttore dell’Associazione Nitti Gianluca Tartaglia che ha sottolineato il ruolo culturale, civile ed educativo dell’iniziativa. La lezione-conferenza di Marco Percoco, che ha riunito al mattino 250 studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori provenienti da vari istituti della Basilicata e al pomeriggio un analogo pubblico adulto che ha riempito l’auditorium del centro culturale, si è aperta con alcune pagine, tratte dall’opera “Saggi sulla storia del Mezzogiorno, Emigrazione e Lavoro” lette dall’attore Gennaro Tritto. Nel corso della lezione è stato sottolineato come i flussi migratori rappresentassero, secondo Nitti, un elemento di sviluppo per il territorio italiano grazie ad una rimodulazione dell’equilibrio del mercato del lavoro, ovvero un’occasione per riportare i salari dei lavoratori a livelli superiori rispetto a quelli della pura sussistenza. L’Italia ha beneficiato di ingenti flussi di emigrazione verso altri paesi europei o extra europei e questo, secondo lo statista lucano, è stato uno dei motori dello sviluppo industriale italiano agli inizi del secolo scorso. Riferendosi alla crisi attuale del Maghreb, Marco Percoco ha affermato che “è giunto il momento che l’Italia faccia la sua parte sullo scacchiere internazionale, riconoscendo che lo sviluppo dei Paesi dell’altra sponda del Mediterraneo passa anche per l’emigrazione di parte della propria forza lavoro”. Egli ha altresì dichiarato che “l’emigrazione studiata da Nitti si riferiva ad una manodopera despecializzata, la cui mobilità garantiva benefici sia ai paesi d’origine che a quelli di destinazione. Oggi, invece, l’emigrazione di laureati dal Sud Italia, e dalla Basilicata in particolare, è tale da garantire degli indubbi benefici economici alle regioni ospitanti e ingenti perdite per i territori d’origine. E’ necessario individuare opportuni interventi di politica economica locale perché tale emorragia di cervelli venga tamponata. Magari prendendo spunto dal pensiero di Nitti che, oltre un secolo fa, ipotizzava una politica per il Mezzogiorno non assistenziale, ma basata sul rafforzamento delle condizioni di partenza per un duraturo sviluppo locale”.
Le lezioni nittiane proseguiranno con il seguente calendario:
• 12 Marzo “La Scienza delle Finanze”(1903-1936). Relatore dott. Giovanni Vetritto Presidenza del Consiglio dei Ministri, Università LUMSA di Roma
• 26 Marzo “La Burocrazia di stato in Italia. Quali regioni danno un maggior numero di impiegati?” (La Riforma sociale n°5,1900). Relatore prof. Stefano Sepe, CNEL, Università LUISS di Roma
• 16 Aprile (per la comunità); 7 Maggio (per le scuole) “Nord e Sud. Il bilancio dello Stato dal 1862 al 1896/97 (1899-1900). Relatore prof. Antonio Lerra, Università degli Studi della Basilicata
• 30 Aprile “Eroi e Briganti” (1899). Relatore prof. Giampaolo D’Andrea, Università degli Studi della Basilicata.
• 21 Maggio “La Democrazia” (1933) . Relatore prof. Stefano Rolando, Università IULM di Milano.