Si è tenuto questa mattina a Melfi, presso il centro culturale Nitti, il convegno su “Il valore della Resistenza” organizzato dall’Associazione “Francesco Saverio Nitti” e dall’ANPI provinciale di Potenza per celebrare il 25 Aprile, festa della liberazione dell’Italia dall’occupazione nazifascista. L’assise ha concluso la serie di eventi che si erano aperti, lunedì scorso, con l’inaugurazione della mostra “Partigiani” del fotografo trentino Giulio Malfer. Ad aprire i lavori, coordinati da Gianluca Tartaglia direttore dell’Associazione Nitti, una clip del quattordicenne Alessandro Barone, vincitore per la scuola media inferiore, dell’ultima edizione del Mediashow, olimpiade della multimedialità. Sono seguiti gli interventi della Presidente dell’Associazione intitolata allo statista lucano Patrizia Nitti, che ricordando il passato antifascista della sua famiglia ha anche posto l’accento “sull’universalità del concetto di Resistenza”, e di Alessandro Fundone Presidente dell’Anpi provinciale di Potenza che ha lanciato un appello ai giovani “a dire no e a reagire con forza al degrado culturale e sociale esistente”. E’ toccato, invece, alla professoressa Silvana Massabò inquadrare dal punto di vista storico quel movimento di rinnovamento sociale e politico che fu la Resistenza. Significativi sono stati, poi, gli interventi degli studenti che hanno rivolto anche delle domande pertinenti a Ferdinando De Leoni, partigiano che ha combattuto sulla linea Gotica e presidente onorario dell’ANPI. Rivolgendosi ad una attenta platea di più di 200 persone, egli ha affermato, nella sua lucida e toccante testimonianza, che “non abbandoniamo l’idea di potercela ancora fare perché la battaglia da noi combattuta serva anche a voi giovani perché viviate in un mondo migliore”. Quasi come in un simbolico passaggio di testimone Vincenzo Calò, giovane consigliere nazionale dell’Anpi, ha raccolto la pesante eredità. “Noi saremo pronti a raccogliere quelle armi della speranza di un futuro del quale essere degni nel nome di chi ha combattuto per offrircelo”.
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