Secondo appuntamento del ciclo di eventi “Nitti &” organizzato dall’Ass. Nitti
Il rapporto tra competenze tecniche e politica al centro della conferenza su “Nitti & Salvemini” della Prof.ssa Leandra D’Antone
Prosegue con successo l’evento “Nitti&”, ciclo di conferenze sullo statista lucano in rapporto con altre personalità significative del suo tempo, organizzato dall’Associazione “Francesco Saverio Nitti” (sodalizio tra persone, membro fondatore della Fondazione Nitti costituita insieme alle istituzioni nazionali e territoriali). Dopo la conferenza d’esordio su “Nitti & Fortunato”, tenuta dal prof. Francesco Barbagallo, anche il secondo appuntamento su “Nitti & Salvemini” ha riscosso l’interesse del pubblico accorso numeroso all’auditorium del centro culturale di Melfi dedicato allo statista. Relatrice della conferenza è stata la Prof.ssa Leandra D’Antone, docente ordinario di Storia contemporanea all’Università “La Sapienza” di Roma. L’incontro, introdotto dal dott. Gianluca Tartaglia direttore dell’Associazione Nitti, è stato arricchito dalla lettura di alcuni testi da parte dell’attore Gennaro Tritto. Mettendo a confronto i profili di due grandi meridionalisti, la Prof.ssa D’Antone ha sottolineato come “Francesco Saverio Nitti, ebbe forte fede unitaria, idee democratico-radicali e fu impegnato in posizioni di primo piano nelle istituzioni, fino alla Presidenza del Consiglio nel 1919-20, per la crescita dell’Italia e del Mezzogiorno puntando su radicali riforme della pubblica amministrazione, sulla mobilitazione dei ceti produttivi, sulla tutela del lavoro e delle tutele sociale, e sulla valorizzazione del risparmio per gli investimenti pubblici. Gaetano Salvemini, socialista e federalista, si impegnò soprattutto per il rinnovamento delle classi dirigenti nazionali e locali, andò costantemente alla ricerca di una guida per il movimento contadino passando progressivamente nel tempo dalla visone rivoluzionaria sotto la guida del proletariato del Nord, al liberalsocialismo con l’esperienza dell’Unità. Entrambi cercarono nella storia della nazione italiana le fondamenta della loro visione politica. L’esperienza napoletana del lucano Nitti lo indusse a cercare nel Risorgimento meridionale la scintilla della rivoluzione nazionale; quella fiorentina del molfettese Salvemini gli fece incontrare il Comune e il conflitto sociale tra magnate e popolani. L’antifascismo li avrebbe fatti per la prima volta incontrare a Parigi e, successivamente, modificare le loro posizioni fin quasi ad un ribaltamento delle prospettive. Nel 1952 Nitti si candidò al consiglio comunale di Roma nella lista di Togliatti; negli stessi anni Salvemini ripudiò il federalismo e la fiducia nella capacità autonoma di riscatto dei contadini del Sud e divenne rigidamente centralista”.
L’evento “Nitti &” proseguirà con il seguente calendario:
• 17 Novembre “Nitti & Sturzo”. Relatore Prof. Giampaolo D’Andrea, Università della Basilicata
• 15 Dicembre “Nitti & Gramsci”. Relatore Prof. Giuseppe Vacca, Fondazione Gramsci
• 12 Gennaio “ Nitti & Di Napoli”. Relatore Prof. Enzo Navazio, Ass. Amici della Biblioteca Nitti