Ultimo appuntamento del ciclo di conferenze “Nitti &” organizzato dall’Ass. Nitti
NITTI E DI NAPOLI NELLA LEZIONE DEL PROF. NAVAZIO
Una pubblico attento e numeroso ha fatto da cornice alla conferenza su “Nitti & Di Napoli” ultimo atto dell’evento “Nitti&”, ciclo di conferenze sullo statista lucano in rapporto con altre personalità significative del suo tempo, organizzato dall’Associazione “Francesco Saverio Nitti” (sodalizio tra persone, membro fondatore della Fondazione Nitti costituita insieme alle istituzioni nazionali e territoriali). A tenere la conferenza conclusiva è stato il Prof. Enzo Navazio, componente della Deputazione Storia Patria e presidente dell’Ass. Amici della biblioteca Nitti. L’incontro, che si è aperto con gli interventi del Sindaco di Melfi dott. Livio Valvano, dell’Assessore alla cultura della Provincia di Potenza dott. Francesco Pietrantuono e del dott. Gianluca Tartaglia direttore dell’Associazione Nitti, è stato arricchito dalla lettura di alcuni testi da parte dell’attore Gennaro Tritto. Nel corso della lezione, tenutasi a Melfi nell’auditorium del centro culturale dedicato allo statista lucano, il Prof. Enzo Navazio ha relazionato sulla figura di Attilio Di Napoli sottolineandone “l’opera nel far crescere il già esistente movimento socialista lucano e nel farlo diventare referente delle istanze del proletariato nella nostra regione. L’afflato idealistico del Di Napoli – emergente nel giornale “Il Lavoratore” fondato nel 1905 – si accompagna con una concretezza operativa dimostrata negli anni in cui amministra, come sindaco, la città di Melfi (1912-1916). Tale operatività si accompagna con la notevole capacità di difendere e sostenere i propri ideali anche in momenti in cui di fronte alla violenza fascista molti, affascinati dal mito dell’uomo forte, cedono alle lusinghe e ricatti del potere. L’antifascismo, supportato da una solida preparazione giuridica, e la dura opposizione al regime unisce idealmente l’azione del Di Napoli in Basilicata e Melfi con quella svolta da Francesco Saverio Nitti in Francia. La grande preparazione ideale, unita con una non comune levatura intellettuale, e la comunanza di esperienze parlamentari e ministeriali costituiscono l’elemento di raccordo fra questi due grandi intellettuali che, pur politicamente divergenti, hanno lottato contro la violenza istituzionalizzata del “ventennio” trasmettendo – come ha concluso il prof. Navazio – il messaggio della libertà, correttezza ed onestà intellettuale alle generazioni che hanno costruito l’Italia contemporanea”.