“Manlio Rossi-Doria: l’Italia liberata e da ricostruire”. E’ stato questo il filo conduttore dell’incontro istituzionale che si è svolto a Melfi nel corso delle iniziative per il 71° anniversario della Liberazione.Prima con una targa apposta in Via San Lorenzo e poi con convegno a più voci con i riflettori puntati su “Manlio-Rossi Doria: economista e meridionalista, antifascista e senatore, confinato politico a Melfi”.
Così l’Amministrazione Comunale di Melfi, la sezione locale dell’Associazione nazionale Partigiani d’Italia e l’Associazione “Francesco Saverio Nitti” hanno voluto celebrare la Festa della Liberazione dell’Italia dall’occupazione nazifascista in ricordo di Manlio-Rossi Doria alla presenza dei figli, Marina e Marco.
Per il sindaco, Livio Valvano “la Città di Melfi ha voluto ricordare il 71° anniversario della Liberazione con la consapevolezza morale e civile di far riflettere anche le nuove generazioni sui valori della Costituzione Italiana e sull’importanza di una data simbolo della democrazia e della partecipazione popolare. Tra gli obiettivi che ci siamo prefissati di raggiungere per ricordare la ricostruzione dell’Italia democratica e repubblicana nata dalla Resistenza, vi era anche quello di riscoprire e divulgare personaggi e momenti di Storia locale, inquadrati nel più ampio respiro della Storia Patria. Negli ultimi anni si è deciso di dedicare il 25 Aprile a figure locali che per impegno politico o sociale o culturale o umano hanno onorato e dato lustro alla nostra terra. Il 2014 è stato dedicato ad Eugenio Colorni, il 2015 ad Attilio Di Napoli, quest’anno a Manlio Rossi-Doria, economista, meridionalista, antifascista, parlamentare, confinato politico a Melfi dal 1940 al 1942.
“Fondazione Nitti e Associazione Nitti da anni sono impegnate a costruire attorno alla celebrazione del 25 aprile – hanno detto il Presidente della Fondazione Nitti, Stefano Rolando e la Presidente dell’Associazione Nitti, Patrizia Nitti- nessi tra il valore simbolico generale dell’evento e storie radicate nella complessa vicenda civile del territorio”. “In un articolo del Corriere della Sera- hanno aggiunto- si precisa che le Istituzioni non sanno fare le cerimonie istituzionali di ricorrenze civili. A Melfi non è così. A Melfi abbiamo raccontato le storie di persone come quelle dei confinati politici che hanno scritto pagine importanti dell’antifascismo e dato un contributo importante per il Paese. Così la Città si ritrova a ricostruire il passato guardando al futuro”.
Per lo storico Michele Strazza “Manlio Rossi-Doria è stato confinato a Melfi tra il 1940 ed il 1942 dopo essere stato a San Fele e poi andrà ad Avigliano. Una figura importante di meridionalista ed economista all’interno della realtà della Basilicata”.
Per Isabella Insolvibile dell’Appi, studiosa di storia contemporanea lucana e nazionale “Manlio Rossi-Doria ha difeso i valori ed i principi base della Costituzione diventando tra i maggiori esperti italiani di economia agraria, accademico aperto a molte discipline, parlamentare socialista per due legislature portatore di alta conoscenza nella vita politica, costruttore di infrastrutture di studio e di governo attorno a questioni cruciali per lo sviluppo del paese”.
Durante il convegno il sindaco Valvano ha consegnato una targa ai figli di Manlio Rossi-Doria (erano presenti Marco e Marina che è nata proprio a Melfi) quali “ eredi di un pensiero libero e democratico”.
Proprio il figlio Marco, già sottosegretario all’Istruzione del Governo Monti dal 2011 al 28 aprile 2013, riconfermato allo stesso incarico dal 2 maggio 2013 al 22 febbraio 2014, nel Governo Letta, ha ringraziato a nome della famiglia Rossi-Doria “ il sindaco, la città di Melfi e gli organizzatori per aver voluto dedicare questo 25 aprile a nostro padre ricordandolo nel migliore dei modi”.