Sabato 25 aprile, secondo tradizione, il Comune di Melfi chiamerà a raccolta la cittadinanza per ricordare il senso, quello storico e quello legato all’attualità, della festa nazionale della Liberazione. 75 anni dopo, lo stesso 25 aprile. Che oggi cade nel pieno di una delle più gravi crisi – sanitaria e sociale – affrontata dall’Italia e dall’intera umanità. Questa “raccolta civica”, nel giorno di una ricorrenza considerata festa nazionale, non porterà naturalmente nessuno in piazza, ma grazie alle possibilità della comunicazione digitale, permetterà a tutti, relatori e cittadini, di stare insieme sulla pagina del Comune di Melfi aperta sui social media.
Con la collaborazione – anch’essa tradizionale – dell’ANPI Basilicata, associazione custode dei valori della Resistenza, e della Fondazione “Francesco Saverio Nitti” intitolata a un illustre concittadino melfitano che fu capo del governo italiano tra il 1929 e il 1920 (dunque cento anni fa) e che fu, esule in Francia, nella prima linea dell’antifascismo italiano.
- “Sono lieto in un momento così difficile per tutti noi – ha detto il sindaco di Melfi Livio Valvano – che nella nostra “casa virtuale” possano riunirsi figure significative della vita culturale e civile insieme ai nostri cittadini per onorare una tradizione e soprattutto per ragionare insieme sulle prospettive che riguardano oggi seri interrogativi per tutti. E anche per un pensiero riguardo a una parola – la parola “resistere” – che oggi assume significati diversi e importanti”.
- “In questo momento è più che mai necessario, utilizzando modi nuovi di comunicare – sottolinea la rettrice Aurelia Sole – discutere per tenere alti i valori che sono stati quelli della resistenza e del 25 aprile, della parte migliore del paese che chiedeva unità, libertà e democrazia”
- “Sicuramente i cittadini capiranno e accetteranno un invito che ci permette di continuare a fare, come sempre, comunità - ha aggiunto il presidente della Fondazione Nitti, Stefano Rolando – incontrando figure con cui abbiamo sempre condiviso, spesso al Centro Nitti, occasioni di confronto tra storia e futuro, tra esperienze del passato e progetti per il domani collettivo”.
- “Vorrei soprattutto fare un appello ai giovani e alle donne – ha detto la presidente della Associazione melfitana “Francesco Saverio Nitti” e nipote di Nitti, Patrizia Nitti – perché stiano in sintonia con questa bella iniziativa, contro l’isolamento e la solitudine di questo periodo, nel nome di una pagina storica che è fondante per i diritti e le responsabilità di ogni generazione”.
- “Il nostro obiettivo – dice Peppino Brescia in rappresentanza dio ANPI Basilicata – è che la comunità onori uomini come Attilio Di Napoli, Francesco Saverio Nitti, Floriano Del Secolo, Eugenio Colorni, Manlio Rossi-Doria, tutti antifascisti di Melfi o confinati politici nella nostra città che, assieme a semplici cittadini, lavoratori, intellettuali, riuscirono a far circolare le idee di libertà e di riscatto contro il fascismo, i podestà e le camicie nere. E’ lo stesso obiettivo di oggi, momento molto difficile per l’Italia, l’Europa e il mondo intero colpiti dalla pandemia del covid 19. Non sarà il virus a fermarci. Anzi!”