Alimentare il ricordo e rilanciare, con forza, i valori legati alla Resistenza, all’antifascismo, alla libertà e alla pace con una serie variegata di iniziative che, coinvolgendo come sempre il mondo dell’associazionismo, della scuola, del lavoro e della società civile, invitano ad una profonda riflessione.
E’ il 25 aprile che, come ormai tradizione, l’Amministrazione comunale, la locale sezione dell’Anpi, l’Associazione e la Fondazione “Francesco Saverio averio Nitti” organizzano a Melfi.
Una iniziativa che quest’anno si carica di significati ancora più forti visto il drammatico conflitto che si sta consumando in Ucraina e alla difficile situazione internazionale.
Ed è proprio al popolo ucraino, che si sta opponendo all’invasore russo, che quest’anno si è voluto dedicare il 25 Aprile.
A cominciare dal titolo: “RESISTENZA, una parola viva ed attuale” bardato di blu e giallo, i colori dell’Ucraina.
“Credo – afferma sindaco di Melfi Peppino Maglione- che sia un dovere morale e civile ricordare la Resistenza perchè i suoi grandi valori -la libertà, la democrazia, la pace- sono ancora in pericolo. L’attuale momento storico dove l’autocrate Putin usa la guerra come strumento di offesa alla libertà del popolo ucraino lo dimostra. Celebrare oggi la Resistenza credo che sia importante perchè si riflette in modo particolare nella formazione politica e culturale dei nostri giovani. La parola Resistenza è sempre attuale perchè sempre attuale è la sua lezione di responsabilità civile. Non bisogna mai dimenticare che essa è stata la fucina dove maturarono i principi che oggi sono espressi nella nostra Costituzione. Per questo è importante celebrare il 25 aprile e salvaguardare i valori legati ad essa”.
Per la presidente dell’Anpi di Melfi, Anna Martino “Il filo conduttore di tutti gli eventi in programma ci riconduce ai partigiani, all’antifascismo, alla Liberazione, alla libertà, alla Costituzione, tutti valori e strumenti che ci riportano alla Resistenza di ieri e di oggi. Invito soprattutto i giovani a partecipare numerosi alle celebrazioni di questo 25 Aprile 2022 perché i valori su cui si fonda la nostra Costituzione, frutto del sacrificio di tanti, vanno costantemente difesi. Le giovani generazioni devono essere custodi di questi principi, unica garanzia per un futuro di pace”.
“Melfi, città di Nitti e dei confinati antifascisti, non si limita all’occasionalità del 25 aprile, mettendo una coccarda alla finestra e spolverando un brandello di storia lontana. Ciò che Associazione e Fondazione Nitti da anni propongono nel corso di tutto l’anno – sostiene Stefano Rolando, presidente
della Fondazione “Francesco Saverio Nitti” – è un cantiere della memoria fortemente saldato ai problemi del presente e, soprattutto per i giovani, per costruire fiducia nel futuro. Complessivamente, nell’Italia di oggi, questo è un impegno abbastanza controtendenziale. E nel 25 aprile di questo 2022, ancora non usciti dalla crisi sanitaria e altamente sensibili alle sorti di una guerra, scatenata in Ucraina da un’antistorico imperialismo russo, significa tenere in tensione la parola Resistenza, appunto dal grande travaglio della storia, la storia su cui si fonda la nostra Costituzione, alle sofferenze del presente, auspicando pace, salute e libertà. Che non ci sarebbero senza la dedizione della ricerca scientifica, senza il coraggio dei resistenti ucraini, senza il grande progetto valoriale dell’Europa democratica”.
Per Patrizia Nitti, presidente dell’Associazione “Francesco Saverio Nitti” “Anche nell’occasione del 25 aprile di questo anno Melfi ha uno sguardo speciale per il ruolo delle donne, come motore di giustizia sociale e di difesa del futuro. Ricordare le donne costituenti e’ l’ esempio migliore per legare appunto il ruolo femminile nella lotta di Resistenza e il ruolo femminile nella ricostruzione delle basi valoriali e giuridiche dell’Italia repubblicana. La mia memoria personale va alla nonna Antonia Nitti, moglie di Francesco Saverio ; e alle zie Filomena e Maria Luigia Nitti e alla zia Pimpa (ovvero Maria Luigia Baldini Nitti), che ebbero uno straordinario ruolo di ponte verso le nuove generazioni”.
Di seguito il programma:
Gli eventi relativi alla Festa della Liberazione si apriranno giovedì 21 aprile alle ore 10 con la presentazione del libro, presso l’aula magna dell’Iss “Federico II di Svevia”, “Bruno Neri, il calciatore partigiano” di Massimo Novelli a cura dell’Associazione Toro club Melfi “Gian Paolo Ormezzano”.
Venerdì 22 aprile alle ore 18, in piazza “P. Festa Campanile” concerto del Gruppo “I tamburi dei Briganti” dell’Associazione “Insieme”.
Sabato 23 aprile, alle ore 10, è in programma la caccia al tesoro “Alla ricerca dei luoghi dell’antifascismo” a cura del CSI di Melfi riservata agli studenti dell’I.C. “Berardi-Nitti”.
Domenica 24 aprile, alle ore 10 presso la piscina comunale “M. Tartaglia”, “Il nuoto per la Liberazione” – “2° meeting interregionale di nuoto paralimpico” a cura della asd “Idrosport”.
Alle ore 17.30, invece, è in programma la mostra “I colori della libertà” a cura delle classi 1D primaria e 1D SS 1° G I.C. “Ferrara-Marottoli” e la presentazione del libro di Eliana Di Caro “Le madri della Costituzione” con i saluti del sindaco di Melfi Peppino Maglione e gli interventi di Patrizia Nitti, presidente Associazione Nitti, Anna Martino presidente Anpi Melfi e componente del coordinamento donne Anpi Basilicata, Antonietta Iuliano, dirigente scolastico I.C. “Ferrara-Marottoli”, Donato Verrastro, docente di Storia Contempora all’Università della Basilicata, Eliana Di Caro, giornalista e autrice del libro e di Stefano Rolando, presidente della Fondazione Nitti, che modererà anche l’incontro.
Lunedì 25 aprile, alle ore 10, corteo cittadino per le vie di Melfi con partenza dal piazzale della Stazione alla presenza di autorità, associazioni, scuole, banda musicale. Deposizione corone di alloro. Ore 11 conclusione in piazza Umberto I con intervento conclusivo del sindaco Peppino Maglione.